Da Maurizio 06-02-2023 |
prima pagina - prima pagina 2010 |
Scritto da Maurizio Cazzaniga |
Lunedì 06 Marzo 2023 19:14 |
Da Maurizio Cazzaniga La gioia addosso.
Kigoma. Quarta volta qui. Incontro volti familiari. Baba Ascofu Mlola, il Vescovo carismatico. Padre Evaristo, di recente nominato Vicario della Diocesi e grande collaboratore di Punto a Capo con cui abbiamo realizzato opere importanti a Janda: il pozzo che sta erogando acqua a 500 persone; la biblioteca, le aule, gli infissi dei dormitori e la sistemazione dei percorsi interni nella scuola St. Mathias; il corso di cucito e tanti altri piccoli interventi. Inizieremo con lui, affidabile e concreto, la nuova sfida progettuale alla Scuola Newman di Kigoma dove è stato trasferito e diventato responsabile. E poi Ladislao, che non metaforicamente, quando mi ha visto, non ha nascosto la sua contentezza e ha cominciato a saltare ripetendo il mio nome. Esperius, Kenneth, Achille, Emanuel, Franco. Ma anche il negoziante indiano di biscotti e il piccoletto dove compro gli adorati palloni per calcio e netball, che mai mi fa uno sconto.
La mia prima Messa è il giorno del perdono evangelico. Bisogna saper utilizzare questo dono divino del perdonare. Lo utilizzerò. Mi ha fatto riflettere. Il perdonarmi sarà un ulteriore passo.
Prima notte: ore 2.15. Un abbaiare improvviso di cani mi sveglia di soprassalto. Cerco di chiudere bene le finestre. Nessun risultato. Tappi alle orecchie, Insufficienti. E poi anche i gatti e ci mancava l’imam alle 5 spaccate. Notte semi bianca. La mattina, mezzo rintronato: “Caro Vescovo, le tue parole sono state di insegnamento. Ma questi cani non li perdono. Mi puoi cambiare di stanza?”. Fatto.
Poi subito il tremendo viaggio a Kahama per incontrare Christofer, nominato da Papa Francesco nel passato settembre Vescovo di questa Diocesi. 520 km. in auto, di cui 200 di strada sterrata. Un incubo. Ma incontrare Christofer è stata una promessa mantenuta ed un piacere abbracciarlo. Persona buona, semplice, rispettosa. Nel viaggio creste di gallina, stop and go, benzinaio che conta i soldi infilando il dito in bocca ogni 10 pezzi in cerca di aiuto salivare, biscotti e arachidi, cuscino salvifico per i miei reni, CD di canzoni ecclesiastiche, acqua torrenziale e subito dopo sole, camion ribaltato, cinesi all’opera per asfaltare, vallate verdi, tantissima gente che cammina ai cigli delle strade. Kahama è inespressiva. Molti minerali in zona estratti e controllati dalle multinazionali. Visito una scuola elementare. Canti di benvenuto. Piccoli regali. Le bolle di sapone sono sorprendenti e scatenano i piccoli che cercano di afferrarle. Asante sana. Grazie a voi per il felice momento. Il Parroco della Cattedrale è Don Salvatore, di Catania, da 22 anni in Tanzania. Passato burrascoso e decisione drastica di cambiare vita. L'abbiamo aiutato per l’acquisto delle divise scolastiche di 10 alunni. Giorni intensi dove il viaggiare e la frenesia mi hanno tolto la bellezza del pensare che invece la quiete e il raccoglimento dello scrivere mi aiutano a ritrovare oggi, domenica sera, ore 18.47. Sono quindi nella mia nuova sobria cameretta dove purtroppo l’abbaiare è stato sostituito dal frinire delle cicale. Lenin scrisse: “Che fare?”. Nessuna rivoluzione, Maurizio, please. Smettono verso le 20.30 e tra poco devi cenare. Non fare il difficile.
Giornata con gli orfani del Sanganiwa -una quarantina- con difficili problemi di abbandono. Pranzo e allegria. Premi dopo una prova di matematica. Bambina di 13 anni violentata dal padre che ha ricevuto da me per la prima volta nella sua vita un regalo. Testa rapata a zero. Occhi tristi. E un lampo quando gli dono una bambolina. Questi centesimi di secondo di luce sorridente che hanno la forza quantistica di trasportarmi qui e prima a Posadas. Una frazione che definisce l'universo. L'evoluzione. Il bang umano.
Persiste, in questo mio periodo, una sensazione che non mi abbandona mai: la gioia addosso. Tatuata, imprigionata, sfrontata. Proprio nel mio profondo. Procuratami da te, mia piccola Margherita. Ci sei. Sei venuta tra noi. Adoro quando corriamo assieme nel prato o attorno al tavolo di casa. Correre. Assieme.
Ti bacio, fiore della mia vita.
Maurizio |
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