Azione |
Scritto da Maurizio Cazzaniga |
Sabato 26 Febbraio 2022 16:44 |
Da Maurizio 26-02-2022 Azione. Il tempo di guardarmi dentro e di scrivere la mia precedente e-mail in modo enigmatico è terminato e quindi, spazio all’azione!! Comunque la soluzione del mio precedente scritto era facile e scontata per i noi e gli amici più stretti. Era indirizzato a Margherita, la mia adorata nipotina. In tutto il mio scritto aleggiava lei. M.
Il ballo si è fatto subito rock perché, a causa del breve periodo che passerò a Kigoma, ho dovuto concentrare gli impegni. Ora … action!!!! Infatti, appena atterrato a Kigoma, proveniente da Dar es Salaam, subito un grosso problema da affrontare: il motore della pompa del pozzo di Janda è fuori uso, dopo essere stato colpito da un fulmine. 500 persone sono da tre giorni senza acqua e si devono recare ad un fiume lontano due km. per approvvigionarsene. Che fare?? scrisse Lenin. Immediatamente telefono a Santo Subito Arnaldo che on line mi ha fatto un bonifico trasferendomi 1.700 euro che occorrono per l’acquisto del motore, che però non si trova in tutta l’area di Kigoma e quindi deve essere ordinato ad una ditta specializzata a Dar es Salaam. Tre giorni e l’avremo. Chissà chi lo sa, Febo Conti insegna.
Visita al lebbrosario. Luogo di miseria totale. Ci sono già stato. Alcuni si ricordano di me. Portiamo vivande. Ringraziamo Carmen che da lassù ci ha permesso questa donazione che allevierà per qualche settimana le condizioni inumane di questa comunità emarginata all’interno della città.
Nel pomeriggio di martedì vado con Padre Evaristo, segretario particolare del Vescovo, oltre che cancelliere, oltre che grande amico di Punto a Capo, alla Scuola Newman: collegio a conduzione cattolica alla periferia di Kigoma. 230 studenti. Il Direttore: “Maurizio, cosa vuoi vedere per prima cosa? Cominciamo con le nostre attività extra scolastiche?”. “Certo”, rispondo io pensando a una Biblioteca, a un’aula per corsi di informatica. Eh no, iniziamo dal porcile per arrivare ad una stalla con tre mucche. Galline e palmipedi vari gironzolano. In due grandi pentoloni, con legna ardente alla base, si sta bollendo olio di palma che serve per fare saponette. Le aule sono spaziose; le strade interne paiono un percorso di guerra (parola infausta); i bagni con problemi di acqua corrente; i dormitori con spazi ristretti per 4 letti a castello. Incontro Melkisedek, ragazzo in gamba, 25 anni, che conosco e ogni tanto mi scrive in WhatsApp (cambio epocale nel modo di comunicare) con il quale ho organizzato la partita di calcio che si disputerà sabato a Janda con i ragazzi della St. Mathias. Gli studenti sono elettrizzati in attesa dell’evento e sul campetto vedo dei preparativi tattici. Io mi sono già apertamente espresso: mi schiero con Janda. I complessi preparativi sono in corso.
Kasanghezi. Il corso di cucito è finalmente partito e trovo le sei macchine da cucire anche loro in azione con donne della zona all’opera. La cittadina è estesa come tutta la Brianza, ma solo 7000 abitanti. Salome, la suora che nel 2019 è venuta in Italia, è la coordinatrice; la vedo indaffarata e coinvolta. Foto di rito e pranzo con il parroco. Naturalmente la zuppa di arachidi non manca mai, essendo la specialità della perpetua del posto. I sogni hanno possibilità di realizzazione. Nel pomeriggio mi reco a visitare un centro psichiatrico. Gestito da un laico belga. Sono ospitate 10 persone. Una donna con forti disturbi mentali è qui da 20 anni; non sanno nulla di lei essendo stata trovata che vagava incosciente nella foresta. Sento un pianto: in una stanza una donna ha in braccio un bimbetto di un anno. “Sai - mi dice frère Marc - quando ha partorito il bambino l’ha immediatamente rifiutato. Diceva non fosse suo. Voleva gettarlo nel fiume. Dopo un intenso lavoro psicologico, durato sei mesi, ha cambiato atteggiamento ed ora lo accudisce amorevolmente”. Ci sono 7 ricoverati. Una decina di persone con problemi psichici viene seguita in day hospital. Hanno due stanze imbottite dove rinchiudono i malati quando sono in forte agitazione, ma tendono a utilizzarle solo in casi estremi. Lascio una donazione. Keep in mind, Maurizio.
Giovedì visito la scuola elementare a Kigoma Intestata al nostro caro Vescovo Mlola. 580 alunni. Una realtà davvero magnifica. Aule spaziose. 4 scuolabus. Come Direttrice una suora capace ed intelligente. Mancano ancora delle infrastrutture, ma il lavoro fatto è stato davvero tanto. I bambini sono incuriositi dal mio bianco, pelle capelli barba. Si radunano attorno a me. Shake your body, clap clap. Divertente. Biscotti e tanta allegria.
Incontro Ladislao e la sua famiglia. Per il Natale 2020 scrissi una e-mail in cui chiedevo di donare a favore di Ladislao. Alcuni amici lo fecero. Scriverò loro in modo dettagliato ciò che ho fatto.
Varie ed eventuali Il vino per le messe viene importato dalla Spagna perchè quello tanzaniano si attacca al calice. Ho visto mangiare una banana con la pelle, eh si, Maurizio, vecchie abitudini, quando si mangiava tutto quello che c’era a disposizione, sì, proprio tutto. Hanno aperto il primo bar a Kigoma. Il covid non esiste, nessuna mascherina, pochissimi hanno effettuato una vaccinazione. Si sentono anche qui i tamburi di guerra. Le galline sono allevate in modo naturale ed entrano nella mia pancia in modo naturale. Mango di 9 kg. Tuc tuc a manetta. La benzina costa 1,05 euro al litro.
Andrò a Janda, paesino a 40 km. da Kigoma, ancora senza corrente elettrica, dove abbiamo realizzato molti progetti a favore della scuola St. Mathias e vi rimarrò tre giorni.
Mi sorregge qualcosa di prezioso. La salute. E voi.
Maurizio |
Punto a Capo -Via Solferino 2 -22060 Cabiate (CO)
Mail : puntoac@hotmail.it